venerdì 19 settembre 2008

Leggy Starlitz vive nel Terzo Mondo

Ciao a tutti. Mi chiamo Leggy Starlitz. Sono uno autoproclamato scrittore digitale incline alla protervia.
Vivo in un paese che certa gente chiama Terzo Mondo.
E la cosa è chiaramente riconoscibile da alcuni sintomi manifesti.

Nel mio paese, l'esercito gira per le strade.
Il dittatore che lo guida controlla tutti i mezzi di informazione e stronca ogni forma di dissenso, satira inclusa, allontanando i detrattori.
Metà del mio paese - quella meridionale - è abitata da semianalfabeti, e presenta un'arretratezza spaventosa. C'è gente che vive dentro container, in mezzo a discariche a cielo aperto. Non ci sono infrastrutture, nè strade a scorrimento veloce. Nelle estati più calde, non c'è acqua. Non c'è lavoro: per capire quanta disperazione ci sia, basti pensare che c'è gente che di lavoro fa il guardiaboschi, e dà fuoco alle foreste per avere lavoro anche l'anno dopo.
Qui il governo centrale non ha controllo alcuno. Bande di criminali sparano nelle strade in pieno giorno, aggrediscono turisti che arrivano qui per vedere i fasti del tempo che fu, controllano enormi quantità di droga.
Addirittura, ieri è iniziata la pulizia etnica contro gente di razza differente, massacrata impunemente lungo le strade a colpi di mitra.

Questo è il mio paese. Indovinato qual è?
No, non è lo Zimbabwe. No, non è la Birmania. Ovviamente non è la Colombia. Turkmenistan? no, sbagliato. Etiopia? Burundi? macchè...

Si chiama Italia, e fa parte dei G8.

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